DONATO SANSONE
Cinque variazioni su schermo
Palazzo Pianetti – Galleria d’arte contemporanea
JESI
27 ottobre – 1 dicembre 2024
LE CONCATEN(ANIM)AZIONI DI DONATO SANSONE
Bruno Di Marino
Donato Sansone è un artista nonché un animatore dallo stile e dall’immaginario che oscilla da sempre tra l’analogico e il digitale. Da un lato è infatti autore di lavori animati – spesso surreali e provocatori – basati su disegni tradizionali, caratterizzati da un approccio fortemente artigianale alla materia, dove il disegno impera e diventa segno in continua evoluzione. Dall’altro è il creatore di video e immagini digitali frutto di una ricerca e di una personalizzazione delle nuove tecnologie a sua disposizione, che assumono forme e funzioni sempre diverse. Sono visioni che costituiscono un unico flusso visivo configurandosi in modi sempre diversi a seconda del contesto.
La mostra Cinque variazioni su schermo vuole sintetizzare l’opera di Sansone proponendola in loop su altrettanti dispositivi, ciascuno dei quali dedicati a un aspetto del suo lavoro: i cortometraggi, i videoclip musicali, gli spot, gli esperimenti e i divertissement. Sono tutte sfaccettature di un unico universo, tutti generi dell’audiovisivo che dialogano tra loro, operando una trasmigrazione di simboli, procedimenti, elementi iconografici. Un universo sospeso tra bidimensionale e tridimensionale che lavora proprio sulla mescolanza di piani e linguaggi, sull’inganno (audio)visivo e prospettico, sul collage materico-immateriale, sulla sovrapposizione di layers, sulla concatenazione di immagini che diventa una vera e propria reazione a catena (come in uno dei suoi lavori più affascinanti, i due spot per le olimpiadi Concatenation).
Un altro aspetto non secondario è il suo continuo sconfinare dal serio al faceto, dal romantico al cinico, senza aver paura di osare, di scandalizzare, ma perfino di “cazzeggiare”: l’estrema professionalità con cui applica la sua arte a lavori su commissione, non certo è minore dell’impegno ludico con cui in poche ore partorisce alcuni secondi da inviare agli amici o da postare sul web. I divertissement sono una palestra per lavori più seri e complessi, ma sono anche dettati dall’esigenza di prendendosi un attimo di pausa dalla routine molto faticosa – seppur creativa – di chi anima dalla mattina alla sera. Insomma, funzionano come anti-stress per lui che li realizza e per gli amici e utenti che li visionano. Dietro tutto ciò si cela, inoltre, una necessità tipica dell’artista, quella di convogliare le proprie pulsioni in sublimazione creativa. Ma nel caso di Sansone produrre animazioni a getto continuo assume contorni compulsivi quasi maniacali.
Questo lato giocoso o non-serioso dell’animatore, è – a nostro giudizio – indispensabile per comprendere fino in fondo la poetica di Sansone. L’ironia è il cuore della sua estetica, perfino lo sconfinamento verso il pornografico, vissuto non tanto per épater le bourgeois (anche perché ormai non si imbarazza più nessuno di fronte ai suoi eccessi), quanto per ricordarci che l’arte deve essere anche divertimento, irriverenza, spiazzamento continuo dell’osservatore ma, soprattutto, gioco infinito. È non è un caso che uno dei suoi cortometraggi più famosi si chiami, appunto, Videogioco, seguito in tempi recenti da Videogioco 2.
Sansone si diverte a fare a pezzi l’essere umano e a ricomporlo a suo piacimento, tra Arcimboldo e Picasso. Il genere pittorico del ritratto (e anche dell’autoritratto, dal momento che Donato stesso si mette in scena spesso e volentieri), re-inventato secondo processi di compositing, dietro l’apparente sberleffo svelano in realtà un lato inquietante. L’elemento perturbante domina tutto l’immaginario sansoniano: e, del resto, ciò che ci è familiare – come ha dimostrato Freud nella teoria dell’unheimlich – facilmente si rovescia nel suo opposto, trascinandoci negli abissi dell’ignoto e dell’inconscio. Ai due grandi maestri della pittura nominati in precedenza, dunque, dovremmo aggiungerne un terzo, Francis Bacon, poiché i tratti improvvisamente deformi che assumono le sue composizioni rimandano alla catastrofe della realtà o alla realtà che preannuncia la catastrofe.
Una componente fondamentale dei film di Sansone è naturalmente quella sonora. Da 15 anni a collaborare ai film di Sansone è Enrico Ascoli. Tra i due si è così creato un fertile e fortunato binomio che si esplicita in partiture dove la musica e i suoni diventano un unicum. A volte inquietanti, altre volte di atmosfera, altre ancora sincopati e intermittenti o in funzione di contrappunto, gli interventi del musicista rafforzano il surrealismo di fondo dell’immaginario sansoniano diventando a tratti una futuristica macchina-intonarumori.
Cinque variazioni su schermo è allestita in un contesto particolare, quello di Palazzo Pianetti a Jesi, uno spazio ricco di affreschi e di stucchi, di elementi iconografici e architettonici ma anche di quadri e statue, che finiscono per amplificare ancor di più il mondo caotico di Sansone, il suo barocco catalogo di visioni. In questo luogo, insomma, sospeso tra antico e moderno, i segni mobili dell’artista lucano (ma ormai torinese di adozione) assumono una dimensione ulteriore, entrano in collisione o in risonanza con le stanze che li accolgono.
DONATO SANSONE – BIOGRAFIA
Dopo il diploma dell’Accademia di Belle arti di Napoli, Donato Sansone ha frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia Dipartimento Animazione di Torino, specializzandosi in animazione sperimentale e compositing di tecniche d’animazione e live action. Tra i suoi lavori ci sono spot pubblicitari, videoclip e cortometraggi. Quest’ultimi sono stati selezionati nei migliori festival del mondo, come Annecy Animation Film Festivam, Anima Mundi Festival Brasil, Hiroshima Animation, e tanti altri, e linkati in molti blog popolari, tra cui stashmedia.tv, creativeapplications.net, motiongraphics.nu, wired.com, Vimeo staff picks.
nel 2011 The Cinemateque Quebecoise ha annoverato Videogioco tra i 50 cortometraggi brevi che hanno cambiato la storia dell’animazione; nel 2009 il magazine francese Cahiers du Cinema ha scritto su Videogioco, mentre nel 2013 Canal+ ha realizzato un reportage sul suo lavoro; nel 2014 Grotesque photobooth è stato selezionato da Saatchi & Saatchi nello showcase di Cannes International Festival of Creativity tra i 20 video dell’anno; nel 2016 Journal Animè è tra i finalisti del premio Cèsar e nella lista dei 70 cortometraggi in corsa per gli Oscar, nell’estate 2018 il video Ghostcrash è diventato virale su Facebook raggiungendo i 250 milioni di visualizzazioni , e nel 2022 firma lo spot per i play hoff dell’ hockey americano NHL.
Attualmente i suoi cortometraggi sono prodotti e distribuiti dalla compagnia francese Autour de Minuit e lavora per importanti agenzie e musicisti italiani e stranieri come Afterhours, Subsonica, Verdena, Max Cooper, Samsung , Mitch Harris (Napalm Death), Tony Iommi , National Hockey League.
«Animatore folgorante che contribuisce a fare saltare le frontiere della produzione e della diffusione dell’animazione» – Marcel Jean
«La padronanza e la commistione delle più disparate tecniche artistiche (dal disegno all’animazione in 3D), unita a una cifra stilistica onirica e autoironica anche di fronte ai temi più estremi» – Sky Arte
PULCINELLA SEGRETO
illustrazioni inedite di Mauro Evangelista
Ancona – Mole Vanvitelliana
31 ottobre / 3 novembre
In occasione dell’XI edizione del festival, Cinematica organizza, in collaborazione con Ars in Fabula, un evento in omaggio a Mauro Evangelista, illustratore tre volte Premio Andersen, scomparso il 13 gennaio 2024.
PULCINELLA SEGRETO è il tema delle illustrazioni inedite in mostra, dedicate appunto a Pulcinella, magnifica ossessione di Evangelista, opere che mostrano una dimensione privata dell’artista, una vena ancora da scoprire, la sua “corrente carsica” come amava definirla, quella che viene coltivata per proprio diletto, spesso lontana dalle logiche e dalle richieste del mercato editoriale.
Mauro Evangelista, negli anni in cui frequenta l’Accademia a Venezia, ammira l’arte veneta e di Giambattista e Giandomenico Tiepolo scopre l’opera “Pulcinella ovvero Divertimento per li regazzi” e ne rimane colpito. Ma chi c’è dietro quella maschera che unisce Napoli e Venezia, sue città di elezione?
Lo studiolo di Mauro, a Palazzo Compagnoni Marefoschi a Macerata, è pieno di Pulcinella, soggetto che ricorre specialmente negli ultimi anni, con tante variazioni sul tema. In occasione del festival vi proponiamo Pulcinella nei disegni al tratto, nelle “silhouettes” dinoccolate, in bianco e nero; ogni illustrazione rimanda all’altra, rappresentazioni “all’improvviso”… sempre rincorrendo il segreto di Pulcinella in una passeggiata nella magica cornice della Mole Vanvitelliana.
BIOGRAFIA MAURO EVANGELISTA
Mauro Evangelista nasce a Macerata nel 1963. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Macerata, studia incisione con Maurizio Olivotto, si trasferisce a Venezia dove frequenta le lezioni di Emilio Vedova. Selezionato alla Mostra Illustratori di Bologna nel 1994 inizia il percorso professionale: pubblica con Arka, Gallucci, Fabbri-Rizzoli, Giunti, Bompiani, Grimm Press, Dorling Kindersley, Penguin, Kyowon, Ragged Bears, Usborne. Interpreta autori classici (Wilde, Collodi, Tolstoj, Baum, Kipling) e contemporanei, da Fabrizio De André a Dario Fo. Tra i tanti riconoscimenti il Premio Luzzati per l’illustrazione 2008, tre Premi Andersen: Premio Miglior Illustratore 2008, Premio per la formazione nel 2011 (visionario fondatore della Scuola d’illustrazione Ars in Fabula), Premio Miglior libro di divulgazione 2012 per “Raccontare gli alberi” illustrato con Pia Valentinis. Direttore di Ars in Fabula e docente di illustrazione e di grafica all’Accademia di Belle Arti di Macerata fino alla sua scomparsa (13 gennaio 2024), Mauro Evangelista alla sua vocazione d’illustratore ha affiancato la passione verso l’insegnamento e la formazione, per “dare agli studenti – diceva – una preparazione forte, oltre gli schemi, oltre le mode, sempre alla ricerca della voce più autentica del singolo pur in stretta collaborazione con il mondo professionale”.
È tra i fondatori, nel 1994, di “Libriamoci Mostra Internazionale di Illustrazione” applaudita iniziativa del Comune di Macerata; sotto la sua direzione artistica, dal 2004, la rassegna diventa antologica.
Ideatore dell’Ars in Fabula Grant Award (in collaborazione con Bologna Children’s Book Fair) un’opportunità per le nuove generazioni, un premio che è stato e vuole continuare ad essere un incoraggiamento ad entrare nel piccolo-grande mondo dell’albo illustrato.
ARS IN FABULA scuola d’illustrazione
Ars in Fabula, la scuola di illustrazione fondata dall’artista Mauro Evangelista, da oltre vent’anni si occupa di editoria, è riconosciuta leader del settore per il livello di preparazione dei propri diplomati.
Molti, infatti, sono gli illustratori professionisti che si sono formati ad Ars in Fabula e che oggi lavorano a livello internazionale, consacrati da premi e dalle più importanti mostre di settore.
Ars in Fabula ha conquistato la classifica del New York Times dei dieci migliori libri del 2015 con “Re Tigre” di J. Thurber, illustrato da J. Yoon, edito da Orecchio Acerbo-Else.
Il Master Ars in Fabula, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Macerata, rappresenta il punto focale dell’alta formazione artistica e professionale; ha consentito a molti studenti l’ingresso nel mondo del lavoro con la pubblicazione del primo libro. Sono oltre duecento le pubblicazioni nate ad Ars in Fabula che ha ricevuto, nel 2011, il Premio Andersen per la formazione. La scuola, nelle belle aule del vanvitelliano Palazzo Compagnoni Marefoschi a Macerata, è anche sede di workshop, eventi e mostre.
Per orari apertura vedi INFO
Da Sabato 2 novembre a domenica 3 novembre
ANCONA | Mole Vanvitelliana – Aula Didattica
h 11.00/13.00 – 15.30/19.30
ARCADE VIDEOGAMES
mostra di videogiochi d’epoca
a cura di 8 Bits Inside
ingresso libero
Un salto nella storia fra vecchi PC, console e strumenti digitali dagli albori fino ai giorni nostri dedicati in particolare al gioco e al videogioco, troverete infatti giochi cult come Pacman e Sonic fino ad arrivare all’ultimo videogioco creato dal genio della videoarte Bill Viola.
8 Bit Inside è un’associazione culturale costituita nel 2016 per opera di un gruppo di ingegneri e appassionati di elettronica, informatica e telecomunicazioni. Si occupa di Retrocomputing, Retrogaming, Retromusic, Retrocommunications, di restauro e manutenzione degli apparati elettronici, attività espositiva e divulgativa con la partecipazione a numerose manifestazioni nazionali e seminari.